Il design e l’estetica hanno preso il sopravvento nelle nostre vite e questo, quando si tratta di arredare una casa, può condurre a scelte fuorvianti, orientate dalle immagini proposte dai media più che dal buonsenso e dalla praticità di uno spazio di vita.
Questo problema si rivela in modo particolare in cucina, sempre più lontana dall’ideale di focolare domestico e sovraccarica di elementi incoerenti con la natura di questo spazio.
Basti pensare alla scelta, che sembra ormai divenuta obbligata, di inserire un’isola ad ogni costo in questo ambiente, a prescindere dalle sue dimensioni e dalle esigenze degli abitanti della casa.
Demonizzare il tavolo in favore di isole o penisole non è una scelta plausibile. Tavoli e sedie comodi sono infatti un incentivo a vivere la cucina, con i suoi colori e odori, e soprattutto a guardarsi in faccia nel momento della convivialità più intima, piuttosto che fissare un fornello o una parete.
Anche il piano cottura a induzione, sicuramente di forte impatto estetico, non è così funzionale e versatile come si vorrebbe credere. In caso di bolliture infatti l’induzione tende ad emettere molto vapore, mentre un forno a vapore no, oltre a garantire una cucina più sana.
Un’ultima considerazione riguarda le luci e i colori: le luci in cucina dovrebbero essere decorative e dare carattere all’insieme, mentre i colori devono trasmettere gioia e armonia. Troppo spesso invece ci troviamo di fronte a cucine simili a laboratori, spazi asettici e impersonali deputati a nutrire il proprio profilo social più che il corpo e l’anima.
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